Donne dello schermo
 
 

Nella Vita Nuova Dante per due volte finge di amare una donna a copertura e difesa del suo amore per Beatrice, espediente retorico, questo, tipico della letteratura cortese e delle canzoni dei trovatori perché, secondo le regole amorose cortesi il vero amore deve rimanere segreto. La prima donna (V. N. V 3-4>) è ritenuta amata da Dante da chi la crede meta degli sguardi di lui, rivolti invece a Beatrice; per convalidare questa falsa ipotesi Dante scrive per lei certe cosette per rima: il sonetto O voi che per la via d'Amor passate e, dopo la sua dipartita da Firenze, forse, alcune rime del periodo bolognese. La seconda donna dello schermo, indicata a Dante da Amore (V.N. IX 5), diviene occasione di una crisi decisiva: Dante finge di amarla in modo superiore ai termini de la cortesia attirandosi molte critiche; questo spinge Beatrice a togliergli il saluto, fatto che sarà determinante per il superamento dell'amore cortese nell'amore-carità giungendo alle rime della loda. Nel passato i critici hanno tentato di identificare le due donne e i componimenti ad esse dedicati all'interno delle Rime dantesche; oggi, parso vano questo tentativo, le donne dello schermo trovano la loro ragione di essere all'interno dell'itinerario di scoperta dell'amore per Beatrice nel libello giovanile

Riferimenti bibliografici




 

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