Michele Barbi
 
 

Nato in provincia di Pistoia nel 1867, si laureò all Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1889 con Alessandro D'Ancona, si perfezionò all'Istituto di Studi Superiori di Firenze e lavorò presso la Biblioteca Medicea Laurenziana e la Biblioteca Nazionale Centrale. Insegnò Storia della letteratura Italiana presso l'Università di Pisa, di Messina e infine presso l'Istituto superiore di Magistero di Firenze.Ha lavorato all'Accademia della Crusca, è stato segretario e poi vice-presidente della Società Dantesca Italiana e direttore dell'Edizione Nazionale delle opere di Dante, direttore del "Bullettino della Società Dantesca Italiana" fondatore e direttore della rivista "Studi Danteschi" fino alla morte, avvenuta a Firenze nel 1941. È stato uno dei maggiori dantisti del novecento, sia in ambito storico critico, essendosi occupato di questioni biografiche e attributive e di interpretazione delle opere dantesche, che in ambito filologico, campo in cui ha rinnovato la critica del testo applicata alla filologia romanza, con l'introduzione della "nuova filologia" e, negli studi danteschi, ha lavorato alle edizioni critiche della Vita Nuova, delle Rime e della Commedia, individuando nel poema dantesco un "canone" di 399 punti discriminanti per poter collazionare i manoscritti e pervenire dunque al testo critico lachmanniano.

Riferimenti bibliografici




 

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