Arnaut Daniel (Arnaldo Daniello)
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Trovatore provenzale nativo di Ribérac (in Dordogna), nel vescovado di Périgord, attivo fra il 1180 e il 1210, di lui ci restano diciotto componimenti poetici; il suo antico biografo ne attesta gli studi regolari di grammatica e retorica prima di divenire giullare, cioè poeta di corte; fu seguace del trobar clus, cioè di una poesia difficile, ermetica, in cui la preoccupazione formalistica e tecnica sono esasperate, non per mero esercizio stilistico, ma nella ricerca di un nuovo linguaggio poetico; in Arnaut questa esigenza tecnica è accordata con l'espressione di un ardore amoroso e sensuale tanto da farlo ritenere da Dante, nel De vulgari Eloquentia (II ii 9) il maggiore esponente provenzale della poesia amorosa; questo giudizio dantesco, è anche alla base dell'incontro dell'Alighieri con Arnaut nel canto XXVI del Purgatorio, fra i lussuriosi e insieme a Guido Guinizzelli, esponenti entrambi di quella poesia in cui viene cantato l'amore sensuale come fine a sé stesso e non come segno dell'amore divino, come è invece nell'esperienza poetica dantesca. Il trobar clus di Arnaut Daniel e in particolare la tecnica compositiva della sestina, sono anche il modello delle rime petrose, come dichiara esplicitamente lo stesso Dante in De Vulgari Eloquentia II x 2 in riferimento alla sestina Al poco giorno. Riferimenti bibliografici |