Firenze / Biblioteca Nazionale Centrale / Palatino / 313 / (178; E.5.2.54) / XIV

Manoscritto in pergamena copiato in area fiorentina prima della metà del secolo XIV; 237 carte di cm. 30,5 x 22.

Il testo è corredato da un ricchissimo apparato decorativo, considerato uno dei più antichi commenti figurati al poema. In totale reca da 37 vignette miniate di varie dimensioni disposte orizzontalmente: 32 nella prima cantica, 2 nella seconda e 3 nella terza. Le miniature delle cc. 1r e 82r sono state ritagliate da un altro codice della Commedia e incollate su questo; una terza vignetta, oggi perduta, era incollata sul verso di c. 79, come si deduce dalle tracce in negativo facilmente visibili. Dalle iniziali delle cantiche che contengono delle figure, parte un fregio miniato a fogliami. Sono decorate anche le iniziali dei canti dell'Inferno (tranne quella dell'ultimo canto) e del secondo e terzo canto del Paradiso. Sotto la miniatura incollata a c. 1r era stato disegnato a penna lo stesso soggetto raffigurato sopra. Le iniziali di terzina sono rubricate alternamente di rosso e di blu, anche se la colorazione non è stata completata. Le rubriche dei canti e i colophon sono ad inchiostro rosso.

Il codice appartenne nel Cinquecento a Piero del Nero, come si apprende dalla nota di possesso parzialmente cancellata che si trovava sul margine superiore di c.1r. Da questo passò alla biblioteca della famiglia Guadagni presso la quale aveva la segnatura n. 104 e infine fu acquistato da Gaetano Poggiali che se ne servì nella sua edizione della Commedia del 1807.

Il manoscritto contiene la Commedia di Dante con la prima redazione dell'Ottimo commento all'Inferno.

M.B.R.