Firenze / Biblioteca Nazionale Centrale / Palatino / 313 / (178; E.5.2.54) / XIV

Omogeneo, unitario. Membr.; palinseste le cc. 33-45, 156-159, 162; sec. XIV secondo quarto, area fiorentina; cc. V, 237, III'; cm 30,5 x 22 (ma alcune carte sono più strette anche di un paio di centimetri.

Cartulazione moderna, 1-236, ad inchiostro nell'angolo superiore esterno del recto con ripetizione del n. 61. Originariamente bianca c. 159v sulla quale è stato aggiunto in un secondo momento l'argomento della terza cantica. Guardie cartacee, recenti I e III', moderne II-V e I'-II'.
Fascicoli 30: 9 quaterni (il secondo mancante di una carta), 1 quinterno mancante di una carta, 2 carte, 9 quaterni, 1 duerno, 2 carte, 1 quaterno, 1 quinterno, 1 ternione, 6 quaterni, 1 duerno a cui è stata aggiunta una carta. Rigatura a secco con lievi tracce di colore non sempre visibili; la larghezza del quadro di giustificazione per il testo è costante per le tre cantiche (mm 46 (16) 42), mentre l'altezza varia da mm 105 a 190, a seconda dell'estensione del commento che può occupare l'intera pagina, solo poche righe o mancare del tutto. Dove il commento occupa l'intera pagina le misure complessive del quadro di giustificazione sono di circa mm 280 x 165/185. Righe e linee di scrittura da 11 a 34 per il testo, da 0 a 70 per il commento. Testo su due colonne con i versi spezzati in due emistichi e commento a cornice limitatamente alla prima cantica.
Littera textualis di un'unica mano per il testo della Commedia e il commento alla prima cantica, di modulo minore. Dello stesso copista anche il testo della Commedia con commento a cornice che si vede sul retro delle figure incollate alle cc. 1r e 82r. Le cc. 156-159 e 162 sono palinseste e la scriptio inferior è ancora una Commedia. Più mani intervengono sul testo con postille esplicative in latino e in volgare, a margine e in interlinea.

Il codice reca 37 vignette orizzontali di varie dimensioni: 32 nella prima cantica, 2 nella seconda e 3 nella terza (cfr. Brieger-Meiss-Singleton, pp. 245-248 per la descrizione). Le miniature delle cc. 1r e 82r sono state ritagliate da altri codici e incollate; originariamente una terza vignetta, oggi perduta, era incollata sul verso di c. 79, come si deduce dalle tracce di scrittura in negativo facilmente visibili. Iniziali di cantica figurate alle cc. 1r, 160r, dalle quali si diparte un fregio a fogliami. Iniziali di canto decorate nell'Inferno (tranne quella dell'ultimo canto) e nel secondo e terzo canto del Paradiso. Sotto la miniatura incollata a c. 1r è stato disegnato a penna lo stesso soggetto sopra raffigurato. Iniziali di terzina rubricate alternativamente rosse e blu. Alle cc. 30v, 31v-41r, 43r-49v, 50r-55v, 56v-62v, 64v-66r, 67v-70v, 71v-76v, 77v-79r, 80r-81v, 91v-142r, 146r-149v, 153v, 168r-171r, 175v, 200r-205r, 207v-213r sono rubricate solo quelle rosse, lasciando lo spazio per le blu, mentre alle cc.150r-153r, 154r-159r, 171v-175r, 176r-199v, 205v-207r, 213-236 è visibile solo la letterina guida per il rubricatore. Rubriche e colophon in rosso.

Legatura recente in mezza pelle su assi.

Il codice appartenne nel Cinquecento a Piero del Nero, come si apprende dalla nota di possesso parzialmente erasa sul margine superiore di c.1r. Passò poi alla biblioteca della famiglia Guadagni dove aveva la segnatura n. 104 e infine fu acquistato da Gaetano Poggiali che lo utilizzò per sua edizione della Commedia del 1807. A c. Ir, in alto, annotazione ad inchiostro: "Manca la carta 9. Poggiali stimò scritto questo codice circa il 1330". A c. IIIv: "Cc. 237 num. mod. per 236 essendo stato ripetuto il n.61 in due carte di seguito. T[eresa] L[odi]". Timbri in rosso e in nero della Biblioteca Nazionale di Firenze a c.1r. Le cc. 33-45 sono palinseste sopra una minuta corsiva non più intelligibile, "ma che sembra essere stato un frammento di una costituzione latina" (Gentile).

Cc. 1r-236v: Dante Alighieri, Commedia.
Rubrica iniziale: Comincia la Comedia di Dante Alaghieri di Fiorençe ne la quale tratta de le pene e de punimenti de li vitii et de premii de le virtudi. Comedia [sic] il canto primo de la prima parte nel quale fa prohemio a tutta l'opera.
Incipit: [N]el meço del chamin di nostra vita.

Cc.1r-81r: Ottimo Commento all'Inferno (prima redazione).
Incipit del proemio: Comedia [...] expositione di questo vocabolo [...] IIII [...] so li stili de poeti.
Incipit del commento: Nel meçço de chamin et cetera. In questo suo principio pone l'auctore tre chose.

Le cc. 156-159 sono palinseste e recano frammenti del Purgatorio: XXXI, 78 - 145; XXXII, 53-160; XXXIII, 1-9; XXXIII, 10-145 e del Paradiso: I, 19-54.
Sul retro della miniatura di c. 1r si leggono i versi Inferno I, 7-14, 22-29, disposti ad emistichi, con le medesime chiose marginali del presente codice e di mano dello stesso copista. A c. 79v, nella metà inferiore della pagina che era stata lasciata bianca probabilmente per ospitare una miniatura relativa all'ultimo canto dell'Inferno, vi doveva essere attaccata una miniatura tagliata da un altro codice della Commedia, forse lo stesso dal quale fu tolta quella di c. 82r. Di questo testo si vedono ancora le tracce imprese in negativo e che riportano i versi di Inf. XXXIII, 83 - 99 e 121 - 137. Dietro la miniatura di c. 82r ci sono i versi: Purgatorio I,30-48 e 66-83. I versi sono interi disposti su due colonne come i frammenti delle carte palinseste e ancora dello stesso amanuense.
A c. 159v, bianca in origine, è stato annotato in una scrittura corsiva di matrice notarile l'argomento della terza cantica. La scrittura occupa un terzo della pagina, ma è parzialmente svanita soprattutto nella parte interna.

Il copista principale è di patina linguistica fiorentina.

Bibliografia minima: Batines n° 163; Petrocchi, pp. 80-81, 396-7, 523; Roddewig n° 263.

M.B.R.