Firenze / Biblioteca Medicea Laurenziana / Pluteo / 26 sin. 1 / (320; 216; 685) / XIV

Omogeneo, miscellaneo. Cartaceo; secolo XIV ultimo quarto (1391?), Firenze; cc. VII (membr., antica c. VII), 214, IV'; cm 38 × 27.

Cartulazione moderna a penna, 1-215, nell'angolo superiore esterno che numera anche, con cifre romane, la prima guardia posteriore. Bianca c. 201v. Cartacee, recenti le cc. I e IV' (num. rispettivamente A e B), cartacee moderne le cc. II-VI (num. I-V), I'-III' (num. 215, I-II); antica, membranacea, palinsesta c. VI. È probabile che anche c. 215 fosse in origine una guardia membranacea, ma che, a causa del cattivo stato sia stata cambiata con una cartacea, ritagliando e incollando sulla nuova il ritaglio che riportava la notizia dell'utilizzo del codice da parte di frate Tedaldo della Casa.
Fascicoli 18: 17 sesterni e 1 quinterno.
Quadro di giustificazione e rigatura a grafite; mm 213 × (13) 100. Da c. 109r è tracciato anche lo specchio per il commento che non è stato però utilizzato; righe 34-40; linee di scrittura 33-39; testo su una colonna con le iniziali di terzina sporgenti.
Una mano in littera textualis semplificata di Filippo Villani per il testo e una, quattrocentesca, dal ductus più incerto, per le rubriche e alcune annotazioni; probabilmente si tratta della mano identificata con quella di Sebastiano de Buccellis (cfr. S. Bellomo, Introduzione a Filippo Villani, Expositio seu Comentum super "Comedia" Dantis Allegherii, a c. di Savero Bellomo, Firenze, Le Lettere, 1989, p. 9 n. 21) che a c. 200v annota la data del termine della copia e che a 201r dichiara che il codice è stato vergato dal Villani. Annotazioni di altre due mani quattrocentesche.

Iniziali di cantica, dei canti e dei capitoli filigranate. Colophon in rosso. Iniziali di terzina toccate di rosso. Spazi riservati per le rubriche, aggiunte più tardi, nell'angolo superiore esterno, dalla seconda mano che appone anche, sempre in rosso, i colophon. Molto ampio lo spazio lasciato e non utilizzato per le rubriche dei Capitoli.

Legatura moderna in mezza pelle su assi con titolo impresso in oro sul dorso.

A c. 200r, a fianco dell'explicit della Commedia, di mano del rubricatore: "Completum in festa Sancte Anne in quo dux Athenarum Gualterius tyrannus civitatis Florentie pulsus est in 1343"; lo stesso annota a c. 201r: "Qui è compiuta la terza et ultima cantica della Comedia di Dante Alighieri di Firenze preclarissimo poeta il quale morì a Ravenna l'anno della incarnatione di Christo mille CCCXXI il dì della Sancta Croce di maggio; nella detta opera merito a sé e a noi fece utile, dimonstrando in suo libro come debe vivere ogni buono christiano". Segue, della stessa mano: "Questo libro fu scripto per mano di messer Philippo Villani il quale in Firenze in publiche scuole molti anni gloriosamente, con expositione letterali, allegorice, anagice (sic) et morale lesse, et sue expositioni a molti son comendate". Segue, di mano diversa: "Fu el detto messer Philippo Villani cancelliere del comune di Perugia più et più anni sì come appare in molte sue epistole scritte a diverse persone". Di quest'ultima mano, a c. I' recto (num. 215): "Questo Dante fu ad uso di frate Tedaldo della Chasa et vivendo l'assegnò all'armario del convento di Santa Croce di Firençe dell'ordine di sancto Francescho a perpetuo uso. Scripto per mano di messer Philippo Villani negli anni di Christo 1343". Il codice è entrato a far parte della Biblioteca Laurenziana nel 1767 come si legge in un cartellino a stampa incollato a c. IIv: "Bibliotheca S. Crucis Petri Leopoldi Med. iussu in Laurent translata die XVI octobr. MDCCLXVII"; nella stessa carta, a penna, il numero 216. Nel margine superiore della stessa carta: "Iste liber vocatus Dantes de Aldigheriis de Florentia" est armarii florentini conventus ordinis minorum". Sotto: "Dantes poeta florentinus". Timbri della Biblioteca Laurenziana alle cc. 1r, 214v.

Cc. 1r-200v: Commedia.
Incipit: Nel mezzo del camin / di nostra vita

Cc. 202r-204r: Iacopo Alighieri, Capitolo.
Inc. O voi che sete dal verace lume.

Cc. 204v-206v: Bosone da Gubbio, Capitolo.
Inc. Però che sia più fructo et più dilecto.

Cc. 207r-214v: Boccaccio, Brieve Raccoglimento.
Inc. Nel mezzo del camin di nostra vita.

Il copista è di patina linguistica fiorentina.

Bibliografia minima: Batines n° 1; Petrocchi pp. 47-55, 509; Roddewig n° 92.

M.B.R.